I particolati (detti anche PM, dall’inglese Particulate Matter) sono le particelle contenute nell’atmosfera. Possono avere origine naturale (vulcani, incendi forestali, ecc.) o essere legati all’attività umana (diesel, ciminiere, comignoli, ecc.).
Un tasso elevato di particelle fini o ultrafini nell’aria è un fattore di rischio sanitario che porta ad una diminuzione della speranza di vita. Nel loro insieme, i PM sono classificati come cancerogeni dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e la loro inalazione può causare o aggravare vari disturbi cardiovascolari, tra cui l’infarto del miocardio, l’accidente cerebrovascolare (ictus) e l’insufficienza cardiaca.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i PM2,5 (di diametro inferiore a 2,5 µm) causano ogni anno la morte di più di 4.000.000 di persone. Un’esposizione prolungata a queste particelle aumenta il rischio di malattie croniche come diabete di tipo 2 e ipertensione. Bambini e persone anziane sono tra le categorie più vulnerabili.